Catania, agente penitenziario
uccide collega a colpi di pistola.
CATANIA (1 luglio) - Un ispettore di polizia penitenziaria 39enne, Mauro Falcone, originario di Piazza Armerina (Enna), ha ucciso la notte scorsa a colpi di pistola il collega 32enne Davide Aiello. Prima di fare esplodere la sua follia omicida, Falcone era stato notato da un collega in una cella, al buio, a pregare in ginocchio con la Bibbia in mano. L'episodio, avvenuto nel carcere di massima sicurezza di Bicocca di Catania, è stato ricostruito dalla polizia e confermato da fonti qualificate della Procura della Repubblica.
Falcone aveva finito il suo turno di lavoro a mezzanotte, ma si era intrattenuto con i colleghi per un'ora e mezza. Poi è andato a prendere un caffè con un agente; all'improvviso, come se si fosse ricordato di avere qualcosa da fare è tornato indietro, ha incontrato Aiello contro il quale ha sparato l'intero caricatore della pistola d'ordinanza.
Poi si è seduto e ha pronunciato delle frasi senza senso come «Satana» e «il male assoluto». In passato all'ispettore che soffriva di violente crisi depressive una commissione medica aveva vietato l'uso della pistola, che gli era stata successivamente restituita.
Il Messaggero
uccide collega a colpi di pistola.
CATANIA (1 luglio) - Un ispettore di polizia penitenziaria 39enne, Mauro Falcone, originario di Piazza Armerina (Enna), ha ucciso la notte scorsa a colpi di pistola il collega 32enne Davide Aiello. Prima di fare esplodere la sua follia omicida, Falcone era stato notato da un collega in una cella, al buio, a pregare in ginocchio con la Bibbia in mano. L'episodio, avvenuto nel carcere di massima sicurezza di Bicocca di Catania, è stato ricostruito dalla polizia e confermato da fonti qualificate della Procura della Repubblica.
Falcone aveva finito il suo turno di lavoro a mezzanotte, ma si era intrattenuto con i colleghi per un'ora e mezza. Poi è andato a prendere un caffè con un agente; all'improvviso, come se si fosse ricordato di avere qualcosa da fare è tornato indietro, ha incontrato Aiello contro il quale ha sparato l'intero caricatore della pistola d'ordinanza.
Poi si è seduto e ha pronunciato delle frasi senza senso come «Satana» e «il male assoluto». In passato all'ispettore che soffriva di violente crisi depressive una commissione medica aveva vietato l'uso della pistola, che gli era stata successivamente restituita.
Il Messaggero