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Lotito: «Faccio affari solo all'estero».

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Cristina

Cristina
Admin

Lotito: «Faccio affari solo all'estero»
Negli ultimi 3 anni presi 13 giocatori


ROMA (3 luglio) - All’estero si compra meglio e più facilmente. Ma è una scelta o un obbligo per Claudio Lotito? Probabilmente entrambe le cose o magari l’una è la diretta conseguenza dell’altra. La sicurezza è che per la Lazio trattare con squadre italiane sta diventando sempre più complicato sia per acquistare giocatori, sia soprattutto per cederli in modo definitivo. E così, da un certo punto di vista Lotito è costretto a emigrare e i dati degli ultimi tre anni, incluso questo appena cominciato, lo dimostrano in modo impietoso.

Sono ben 13 i calciatori provenienti da federazioni straniere nelle ultime tre campagne acquisti biancocelesti, almeno fino adesso. E, nel giro dei prossimi giorni o settimane potrebbero anche aumentare con Elias e/o Battaglia, Berg. Ad ogni modo Muslera, Carrizo, Radu, Kolarov, Rozehnal, Dabo, Bianchi, Lichtsteiner, Matuzalem, Zarate, Kozak e Eliseu sono i giocatori arrivati alla Lazio dall’estero. Tra questi c’è da aggiungere l’argentino Scaloni arrivato a parametro zero dal Maiorca.

Un numero sicuramente superiore rispetto ai giocatori arrivati dal campionato italiano, appena 6. Ma di questi solo Meghni e Foggia sono stati acquistati e direttamente trattati con società italiane, mentre Brocchi, Del Nero, Vignaroli e Bizzarri sono arrivati in scadenza di contratto. E’ sicuramente una difficoltà in più e probabilmente doppia, visto il delicato momento che sta attraversando il club che deve iniziare la preparazione con 36 giocatori. Ed è soprattutto una clamorosa inversione di tendenza, rispetto all’inizio dell’era Lotito. Per i primi due anni, infatti, il patron laziale comprava solo in Italia, pochissimo all’estero.

La netta sensazione è che in Italia ci siano pochissimi presidenti che hanno voglia di mettersi al tavolo delle trattative con la Lazio. «Lotito? Sicuramente una brava persona, ma trattare con lui è faticoso e se posso farne a meno non ci penso su due volte», la battuta di qualche settimana fa del presidente del Genoa Enrico Preziosi. E ad ascoltare Cellino, Foti, De Laurentiis e altri sembra di sentire lo stesso disco. Per non parlare di alcuni procuratori che, se possono, evitano. Ma non sono tutti così. C’è qualcuno che si mette a disposizione per aiutare a cedere e a comprare i giocatori. Igli Tare ce la sta mettendo tutta per cedere quei calciatori che non rientrano nei piani della società. L’altro problema è relativo agli ingaggi di questi ragazzi, ma anche e forse soprattutto alla volontà, vedi Manfredini che si è rifiutato di andare al Chievo o altri ancora.

Nel frattempo, tra mille difficoltà, si attende di cedere Pandev, Ledesma e De Silvestri. Per l’ennesima volta Lotito ha ribadito di aver concordato un prezzo con questi giocatori: 15-18 per Pandev, 15 Ledesma e 8-10 De Silvestri. «Se arriveranno questi soldi, bene, altrimenti resteranno e se fanno pressioni non li inchiodo alla panchina, ma alla poltroncina della tribuna», la filosofia del patron. In entrata si riflette su Pozzi e lo svedese Berg, mentre per Eliseu è pronta la clausola rescissoria.

Il Messaggero

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